RASFF
IL SISTEMA DI ALLERTA RAPIDO PER GLI ALIMENTI E I MANGIMI
Relazione 2020
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a cura della Divisione Sicurezza Chimica
Il sistema RASFF
Il sistema RASFF (Rapid Alert System for Food and Feed), come definito dall’articolo 50 del regolamento 178/2002, è un sistema di allarme, sotto forma di rete, per la notifica di un rischio diretto o indiretto per la salute umana dovuto ad alimenti o mangimi. Negli anni il sistema di notifica è stato esteso anche ai rischi legati a materiali e oggetti destinati a venire a contatto con gli alimenti (MOCA) ed ai mangimi per animali da affezione (pet food), rispettivamente con il Regolamento (CE) n. 1935/2004 ed il Regolamento (CE) n. 183/2005.
I membri della rete, denominati punti di contatto, sono:
- la Commissione europea (membro e gestore del sistema);
- gli Stati membri dell’Unione europea;
- l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA);
- l’Associazione europea di libero scambio (EFTA).
Notifiche RASFF 2020
Nell’anno 2020 sono state trasmesse, attraverso il RASFF, 3783 notifiche “originali” a fronte di 4000 notifiche del 2019. Negli anni si è assistito ad un progressivo aumento delle notifiche fino il massimo picco riscontrato nel 2019. Inoltre, la Commissione europea, a seguito di ulteriori valutazioni sul rischio da parte dei Paesi membri, ha revocato 64 notifiche che sono state escluse dal sistema e quindi non sono state conteggiate in questa relazione.
Il Paese membro che ha trasmesso alla Commissione europea il maggior numero di segnalazioni nell’anno 2020 è la Germania con un totale di 526 notifiche; a seguire l’Olanda con 500 e il Regno Unito con 354 notifiche. L’Italia ha inviato 300 notifiche.
Nella figura 4 vengono riportati i primi 10 Paesi per numero di notifiche nell’anno 2020. I Paesi di origine degli alimenti/mangimi/MOCA oggetto del maggior numero di notifiche effettuate dall’Italia sono stati Italia, Spagna e Francia.
Nell’interpretazione dei dati relativi alle notifiche del 2020 vanno tenuti presenti due principali fattori: l’attività nel corso dell’anno è stata ridotta a causa delle misure Covid-19, mentre negli ultimi tre mesi dell’anno si è verificata la problematica riguardante il riscontro dell’ossido di etilene nei semi di sesamo con ben 413 notifiche originali. In confronto, l’incidente del fipronil, occorso nel 2017, aveva comportato un totale di 113 notifiche.
Nel 2020 sono pervenute 3783 notifiche di cui 3490 hanno riguardato l’alimentazione umana, 172 l’alimentazione animale e 121 i materiali ed oggetti destinati a venire a contatto con gli alimenti (MOCA).
Confronto tra i principali contaminanti notificati attraverso il RASFF negli anni 2015-2020.
Principali pericoli notificati attraverso il RASFF
Tra i principali contaminanti non microbiologici, un notevole aumento delle non conformità è stata riscontrata per la presenza di residui di fitosanitari. Nel corso del 2020 si è infatti verificata l’emergenza relativa all’ossido di etilene, sostanza non autorizzata come fitosanitario, nei semi di sesamo di provenienza principalmente indiana con l’interessamento anche di prodotti trasformati contenenti i semi non conformi.
Attraverso il RASFF sono state trasmesse 413 notifiche per riscontro di ossido di etilene. Tale problematica ha comportato un’intensa attività svolta anche in orari extra lavorativi ed in giorni festivi. Nel 2020 il maggior numero di non conformità è stata riscontrata nella frutta secca e semi (688), frutta e vegetali (511), seguiti da pollame e derivati (451).
Tabella – Pericoli sanitari riscontrati in frutta e vegetali nell’anno 2020
Hazard Name | Non-Compliance |
---|---|
Pesticide Residues | 293 |
Mycotoxins | 88 |
Pathogenic Micro-Organisms |
33 |
Food Additives And Flavourings | 31 |
Microbial Contaminants (Other) | 18 |
Foreign Bodies | 15 |
Adulteration / Fraud | 14 |
Composition | 9 |
Metals | 7 |
Allergens | 5 |
Labelling Absent/Incomplete/Incorrect | 2 |
Natural Toxins (Other) | 2 |
Novel Food | 2 |
Biological Contaminants (Other) | 1 |
Environmental Pollutants | 1 |
Packaging Defective / Incorrect | 1 |
Radiation | 1 |
Per quanto concerne le non conformità riscontrate nei prodotti di origine italiana il maggior numero di notifiche ha riguardato i cereali e prodotti da forno (17), molluschi bivalvi (16), carne (escluso il pollame) (16), frutta e vegetali (13) e latte e prodotti a base di latte (11).
Il maggior numero di irregolarità è dovuto a contaminazioni microbiologiche (49), residui di pesticidi (16) ed allergeni non dichiarati in etichetta (9). Per quanto riguarda i Paesi di origine dei prodotti che sono stati oggetto delle notifiche trasmesse dal RASFF, i prodotti di origine italiana risultati irregolari sono stati 125 (146 nel 2019 e 156 nel 2018).
Il Paese che ha ricevuto il maggior numero di notifiche per prodotti non conformi è l’India (445), seguito da Turchia (382) e Polonia (377).
Materiali e oggetti destinati a venire a contatto con gli alimenti (MOCA)
In totale sono pervenute 121 segnalazioni. La maggior parte delle non conformità riscontrate nei MOCA sono la migrazione di sostanze come formaldeide e ammine aromatiche (49) e i contaminanti industriali (32), principalmente la migrazione di melamina.
I prodotti MOCA risultati irregolari sono in maggior parte provenienti da Cina (84) e Hong Kong (6).